I Consoli del Mare di Firenze nel Quattrocento

After the conquest of Pisa in 1406 and the acquisition of Livorno by the 1421 the Florentine state reached its wider territorial extension and gained control of all the ports of the Tuscan coast. The creation of the office of the Consuls of the Sea had to respond to the needs proposed by the renewed organization of the maritime trade of Florence, based on a fleet of public galleys. The reconstruction of the history of the Consulate of the Sea, conducted on unpublished sources of the State Archive of Florence and the State Archive of Pisa, however, shows a very different reality: forced to confront with the much more solid Venetian, Genoese and Catalan navies and to manage the difficult relations with Pisa, Florence did not develop the potential initially placed at the base of the Consulate. The project to be accredited also as a state reality with maritime projection had already failed at the end of the fifteenth century.

Dopo la conquista di Pisa del 1406 e l’acquisto di Livorno del 1421 lo stato fiorentino raggiunse la sua massima estensione territoriale e conseguì il controllo di tutti gli scali portuali della costa toscana. La creazione dell’ufficio dei Consoli del Mare doveva rispondere alle necessità proposte dalla rinnovata organizzazione del commercio marittimo di Firenze, basato su una flotta di galee pubbliche. La ricostruzione della storia del Consolato del Mare fiorentino, condotta sulle testimonianze inedite conservate presso l’Archivio di Stato di Firenze e l’Archivio di Stato di Pisa, evidenzia tuttavia una realtà ben diversa: costretta a confrontarsi con le ben più solide marinerie veneziana, genovese e catalana e a gestire i difficili rapporti con Pisa, Firenze non sviluppò le potenzialità inizialmente poste alla base del Consolato. Il progetto di accreditarsi anche come una realtà statale con proiezione marittima era già fallito alla fine del Quattrocento.